In questo articolo proviamo ad affrontare tre diversi approcci al gioco quando si tratta di interpretare personaggi in Super Adventures, naturalmente è possibile usare questi spunti in qualsiasi altro sistema di gioco di stampo supereroistico senza problemi.

Questi spunti sono molto utili anche per fornire un inquadramento essenziale a giocatori neofiti al genere.

Piccola premessa: nel mondo dei fumetti l’evoluzione dei ruoli eroici nel tempo è stata tanta ed è corsa pari passo (o quasi) all’evolversi dei costumi sociali, quindi la validità di qualsiasi considerazione si arrende davanti al fatto che se abbiamo un approccio relativista è difficile stabilire paletti davvero utili. In SA l’approccio di default è abbastanza netto, da una parte gli Eroi (buoni) dall’altra i Criminali (cattivi), questo per una precisa scelta di campo. Ma non è detto che i gusti di chi ci gioca siano perfettamente allineati a tale scelta.
Per fortuna il sistema di regole di SA è sufficientemente personalizzabile per venire incontro ad aspettative e gusti diversi, per questo motivo l’intento di questo articolo è quello di fornire una schematizzazione (di nuovo influenzata da un certo manicheismo di comodo) per inquadrare le tre principali tipologie di personaggi che si incontrano con maggior frequenza nei fumetti/serial TV/film a tema supereroistico.
Noterete che anche in questo caso le sfumature sono poche, il motivo di questa scelta è quella di individuare tre diversi punti di partenza per sviluppare personaggi tridimensionali e non troppo stereotipati e forse per comprendere meglio alcune logiche tipiche della gente con superpoteri.

Eroi

lo standard classico offerto da Super Adventures, nella lotta tra bene e male i protagonisti sono in grado di fare la differenza in virtù di un set di superpoteri ma soprattutto per qualità intrinseche positive che li rendono modelli di paragone agli occhi del mondo.
Un personaggio del genere non si considera un (super)Eroe ma di fatto lo è e per definizione, si “sacrifica” spesso anteponendo il bene del prossimo al proprio, è coinvolto in situazioni ingestibili dalle persone comuni e corre rischi che altri non vorrebbero o non potrebbero correre spendendosi anche oltre i propri limiti. Nutre un profondo rispetto per la vita e non si sognerebbe minimamente di causare morte e sofferenza al prossimo anche se si tratta di un criminale incallito.
Un Eroe non si erge a giudice, giuria (e boia) perché sa che in un mondo civile queste non sono prerogative del suo ruolo. Un Eroe dimostra il suo valore continuamente, attraverso le proprie azioni divenendo un esempio per tutti quelli che vorrebbero essere come lui. È la prova vivente che il sacrificio porta i suoi frutti, sia in ambito locale (per Eroi di quartiere) sia in scala planetaria. Sa quando è il caso di farsi da parte e cerca di mantenere un profilo modesto anche quando si rende conto che il suo status gli concede un’influenza sproporzionata sul resto della società.

Esempi: Superman, Captain America, Uomo Ragno, Justice League, X-men.

Responsabilità

Un Eroe è o cerca di essere responsabile quanto se non più un rappresentante dell’ordine. I suoi superpoteri sono un dono prezioso che lo distinguono da migliaia (se non milioni) di altri esseri umani, sono spesso “armi” in grado di arrecare morte e distruzione inimmaginabili se non amministrati con giudizio. Il fatto che si arroghi il diritto di agire fuori dalla legge lo pone di default in una situazione ambigua che solo un comportamento irreprensibile può mediare.

Violenza

Combattere contro il crimine presuppone una certa propensione all’azione e spesso questo conduce a conflitti che non possono essere risolti con la sola diplomazia. Un Eroe ricorre alla violenza solo se strettamente necessario e facendo molta attenzione a come reagisce, specialmente quando entrano in gioco i suoi superpoteri. Un avversario pericoloso per una persona comune può essere così scellerato da minacciare un Super Eroe che potrebbe abbatterlo con uno sbadiglio ma questo non giustifica una reazione sproporzionata da parte dell’Eroe.

Profilo pubblico

Il profilo pubblico di un Eroe non è facilmente intaccabile. Anche in un mondo cinico in larga parte la gente è disposta a perdonare qualche passo falso (specialmente se commesso in buona fede) e si dimostra comprensiva riguardo alla pressione mediatica e morale che l’Eroe subisce costantemente. Salvo rare eccezioni un Eroe in difficoltà può aspettarsi la collaborazione e l’aiuto della gente comune ma evita il più possibile di mettere a rischio l’incolumità del prossimo in frangenti rischiosi.

Come giocare un Eroe

Bisogna essere consapevoli che il ruolo richiede una certa propensione al martirio. Ciò che è giusto nella condotta di un Eroe non necessariamente coincide con ciò che è più saggio per il bene di personaggio di un gioco di ruolo. Un Eroe è un idealista che cerca di cambiare il mondo con piccole o grandi imprese. Le regole di SA salvaguardano abbastanza gli Eroi che si sacrificano in questo modo (l’uso di Continuity, le regole che gestiscono la dipartita di un Eroe ecc.). Il lato positivo di questo approccio fa smuovere il gioco e invoglia lo Sceneggiatore di turno a reagire alle azioni intraprese dagli Eroi. È ovvio che un Criminale imprigionato e non giustiziato seduta stante per i suoi crimini efferati prima o poi tornerà ad angustiare gli Eroi, ma il bello del gioco è anche quello. Se la Rogue Gallery dei nemici di Flash o pazzoidi di Arkham che rendono la vita di Batman un inferno fossero stati liquidati ogni volta definitivamente (e sappiamo che a volte sarebbe proprio stato il caso) non ci sarebbe stata la possibilità di gustarsi episodi e sviluppi drammatici (ad esempio le dipartite di Robin/Jason Todd o la paralisi di Batgirl/Barbara Gordon. L’evoluzione stessa del ruolo di criminali famosi come Joker sarebbe stata troncata sul nascere.
Tra Eroi e Criminali nemici di lungo conto spesso si instaura uno strano legame, una sorta di codice deontologico misto a rispetto, e un Criminale, salvo quelli più incalliti, quando si trova in una situazione di vantaggio rispetto all’Eroe in genere lo rispetta: ad esempio non infierisce su un Eroe sconfitto perché sa che l’umiliazione è peggio della morte.

Anti eroi

Personaggi del genere sono principalmente mossi da motivazioni personali e non particolarmente altruistiche che “incidentalmente” finiscono per porli ai ferri corti con le forze del male. Un Anti eroe persegue i suoi scopi e così facendo cerca e sceglie i metodi più efficaci per raggiungerli, che si tratti di vendetta o di “prendere in mano la situazione” quando l’operato delle forze dell’ordine non sembra adeguato. Chi ha una moralità un po’ opaca si muove nella zona grigia della legalità perché è più facile e mette in conto i rischi del tirare troppo la corda se qualcosa va storto.
Un Anti eroe potrebbe considerarsi un Eroe in virtù di certo relativismo, ma in cuor suo sa che se deve scegliere non antepone il bene del prossimo al proprio. Personaggi del genere sono liberi da molti vincoli morali e hanno una visione del mondo che non da spazio a romantiche idealizzazioni. Sono pragmatici, in grado di fare scelte difficili e di viverne le conseguenze.

Esempi: Punisher, Deadpool, Lobo, Authority, Suicide Squad.

Responsabilità

Un Anti eroe sente di dover rendere conto a se stesso e a quella manciata di persone che rientrano nella cerchia di relazione più stretta. Se operano da mercenari possono anche compiere imprese memorabili ma il fine ultimo è il proprio tornaconto economico, se cercano vendetta sgominando le gang della città o una cellula deviata dell’FBI incidentalmente combattono “il male” ma senza necessariamente preoccuparsi delle conseguenze a lungo termine delle loro azioni.

Violenza

La violenza può essere uno strumento preferenziale. In genere ricorrervi è più facile per un Anti eroe. Lo stesso vale per i danni collaterali di cui, in genere, non si preoccupa quasi mai. Questo pone un Anti eroe sotto una luce negativa nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine che possono far fatica a cogliere l’utilità del suo operato se di mezzo ci vanno le vite di innocenti. Un Anti eroe non ha problemi a ricorrere a intimidazione, metodi spicci o addirittura alla tortura per raggiungere i suoi scopi.

Profilo pubblico

Ammettiamolo, chi davanti a crimini efferati non vorrebbe farsi giustizia da solo? L’opinione pubblica è molto divisa e polarizzata nei confronti degli Anti eroi, il loro trasgredire per un bene maggiore li rende spesso incredibilmente carismatici. Impersonare “l’uomo (o la donna) forte” li rende però il perfetto capro espiatorio quando le cose vanno male (e prima o poi succede). I Media possono creare “miti” popolarissimi per poi distruggerli quando l’endorsement nei loro confronti inizia ad essere scomodo.
L’appoggio a un Anti eroe in genere proviene da fanatici o chi, per vicissitudini personali, empatizza con le motivazioni dell’Anti eroe.

Come giocare un Anti eroe

Oggettivamente è facile trarre vantaggio da super poteri ed equipaggiamento speciale in un mondo largamente popolato da gente comune, le motivazioni di un personaggio simile spesso sono vere e proprie fissazioni o i suoi obiettivi sono semplici e diretti e consistono in un appagamento a breve termine (vendetta, notorietà, soldi ecc.). Purtroppo il loro agire fuori dagli schemi (e dalla legge) li espone a una maggiore quantità di rischi, sono in genere cani sciolti perché Eroi e Criminali non li considerano dalla loro parte e raramente trovano motivazioni naturali nello stringere alleanze e amicizie di lungo percorso (anche con “gente come loro”). Sono personaggi dell’ora e adesso, spesso disperati perché sanno che saranno ripagati con la stessa moneta.

Persone con superpoteri

Se l’Anti eroe è un po’ una reazione alle qualità percepite come “antiquate” dell’Eroe, col tempo si è consolidata una terza figura che incarna meglio un certo sentimento postmoderno. Gente comune con qualcosa in più. Molti personaggi iconici nacquero con questi presupposti (Spiderman, X-men ecc.) ma velocemente evolvono in un Eroe o Anti eroe. Quelli che invece rimangono intrappolati in questo limbo sono persone “troppo” comuni. Non hanno lo spirito umanitario e di sacrificio dell’Eroe e non sono sufficientemente spregiudicati e monomaniaci per essere Anti eroi. Siamo davvero noi con quel qualcosa in più, a prescindere dal fatto che quel qualcosa sia la capacità di leggere nel pensiero o la forza di schiacciare un pianeta.

Esempi: Starbrand del New universe classico, alcuni personaggi di Heroes o Powers, i DP7.

Responsabilità

Sono riluttanti e fanno fatica ad accettare che le loro vite siano stravolte da qualcosa che percepiscono fuori dal loro controllo. Non hanno l’attitudine e il desiderio di correre rischi e farebbero volentieri a meno dei loro superpoteri. Talvolta possono agire per reazione o per conservare quel briciolo di normalità che le loro vite hanno ancora ma il più delle volte sono trascinati loro malgrado nell’azione. Cercano di trovare un loro posto nel mondo ma sono fin troppo consapevoli che i superpoteri li escludono dall’anonimato a cui anelano.

Violenza

Possono ricorrevi ma spesso e volentieri per reazione a qualcosa che sta impedendo loro una vita normale, tutto quello che stanno vivendo è una parentesi (spesso traumatica) della loro esistenza e se ricorrere alla violenza li può aiutare a risolvere il problema ben venga. Spesso questi personaggi non sono perfettamente consapevoli della portata reale delle loro capacità e di fatto sono come bambini a cui abbiano affidato una pistola carica.

Profilo pubblico

Non si sognano certo di assumere un’identità segreta o confezionarsi un costume appariscente perché non desiderano dare nell’occhio. La loro incapacità di gestire la propria immagine pubblica li rende vittime ideali dei media che possono trasformarli da meraviglie a mostri nel tempo di un tweet. In tal senso sono facilmente manipolabili ma anche potenziali schegge impazzite.

Temi di personaggio

La tabella indica orientativamente quali Temi di personaggio (vedi SA pag. 11) sono adatti a uno specifico approccio di gioco.
 Scelta inadatta
 Valutare caso per caso
 Scelta ideale

Eroe Anti eroe Comune
Arma perfetta
Artificiale
Avventuriero
Criminale ravveduto
Detective
Emissario
Eroe a pagamento
Eroe di strada
Esperimento
Ex agente segreto
Fanboy
Forza della natura
Fuggiasco
Giovane ribelle
Ibrido
Leggenda
Mentore
Missionario
Pacifista
Ricercatore
Simbolo aziendale
Sopravvissuto
Stravagante
Super patriota
Vigilante

Gruppi assortiti

È molto probabile che un gruppo sia composto da personaggi con approcci diversi, questo può causare interessanti conflitti da giocare con gusto. Super Adventures è un gioco che presuppone dinamiche di gruppo coeso e armonizzare un’eccessiva divergenza di scopi richiede un po’ di collaborazione tra Partecipanti che non dovrebbero esasperare eccessivamente le caratteristiche salienti di ogni approccio.

È anche possibile che nel corso della “carriera” dei personaggi ci sia una evoluzione, un Eroe che apre gli occhi sulla realtà più cinica del previsto o che non riesce a dimostrarsi all’altezza del ruolo che si è scelto, un Anti eroe che sedata la sua sete di vendetta scopre di essere portato al sacrificio o una persona comune che si rassegna al fatto che la sua vita non sarà più come prima e decide di approfittare della situazione.